Società Agricola Ambrosini

SenseHub® fa crescere l’azienda

La Sfida

Limitare i protocolli di sincronizzazione e l’utilizzo di terapie

Il sistema

SenseHub® Beef

La soluzione

70% delle vacche fecondate senza bisogno di terapie ormonali

“Il sistema SenseHub® ci ha permesso di fare un salto di livello per quanto riguarda fertilità e salute della mandria. Siamo riusciti a limitare il ricorso ai protocolli di sincronizzazione e ad esser meno invasivi con le terapie.”

La Società agricola Ambrosini è un’efficiente realtà agricola della pianura cremonese forte di oltre 1.200 capi di razza Frisona, in cui trova piena applicazione il sistema SenseHub®: sia le manze che le vacche in lattazione indossano i collari cSense™ Flex Tag (Applicazione Premium) per il rilevamento dei calori e il monitoraggio dello stato di salute; mentre i vitelli lattanti sono dotati delle marche auricolari eSense™ Flex Tag (Applicazione YoungStock) che garantiscono un monitoraggio dello stato di salute dei giovani animali dalla nascita fino ai sei mesi d’età. “Il nostro percorso è iniziato nel 2016 con l’acquisto del sistema Heatime® (versione precedente della soluzione SenseHub™ di Allflex, ndA) e 70 collari H LD per il rilevamento dei calori nelle manze. Dispositivi che in brevissimo tempo ci hanno permesso di limitare il ricorso ai protocolli di sincronizzazione in questa categoria di animali”.

Nell’estate del 2017, Christopher si reca come ogni anno negli Stati Uniti, alla Summer School della Cornell University, e nelle stalle del Miner Institute vede all’opera i collari di nuova generazione di Allflex. “In quell’occasione ho potuto toccare con mano l’affidabilità di questi dispositivi, per cui al mio rientro in Italia e in accordo con i miei cugini, abbiamo deciso di dotare tutte le vacche e un ulteriore numero di manze dei collari cSense™ Flex Tag. Con il duplice obiettivo di ottimizzare l’organizzazione del lavoro, e naturalmente di migliorare per quanto possibile il management aziendale”.

Risultati brillantemente centrati nel giro di pochi mesi: “diversamente da altre tecnologie il sistema SenseHub® è di facile comprensione e ci si mette veramente poco a familiarizzare con i diversi report che l’allevatore può visualizzare sul computer aziendale e sullo smartphone. Oggi siamo io e mio cugino Igor a occuparcene: lui si dedica quotidianamente ai report riproduttivi e in particolare a quello degli animali in calore, grazie al quale oggi riusciamo a individuare prontamente i soggetti in estro e a fecondarli in modo tempestivo. Personalmente mi occupo di tutti gli altri report: salute, distress pre- e post-parto e vacche fresche. Una mezz’ora al mattino e una mezz’ora la sera in cui analizzo i dati e preparo le liste degli animali da controllare. Poi si va in stalla a visitare i capi in lista: sappiamo già su quali animali intervenire, zero perdite di tempo”.

Quanto ai vantaggi, Christopher non ha dubbi: “Sul fronte riproduttivo il nostro tasso di rilevamento dei calori continua a essere buono, ma stiamo lentamente affrancandoci dai protocolli di sincronizzazione. Basti pensare che delle 1.210 vacche fecondate tra il 13 dicembre 2018 e il 13 dicembre 2019, 517 sono state coperte dopo sincronizzazione, e 403 sono state invece fecondate a seguito della segnalazione fornita dai collari. Oggi la prima fecondazione post-parto viene effettuata su vacche sincronizzate, mentre per i ritorni in calore ci affidiamo ai collari. Tuttavia ritengo che nel giro di qualche anno il sistema SenseHub™ ci consentirà di abbandonare completamente i trattamenti ormonali, se il consumatore ci chiederà questo”.

Christopher Ferri, proprietario Società Agricola Ambrosini

“Con il sistema SenseHub® non abbiamo più perdite di tempo; sappiamo già su quali animali dobbiamo intervenire. Mi basta una mezz’ora al mattino e una mezz’ora la sera in cui analizzo i dati che il sistema mi presenta e preparo le liste degli animali da controllare”.

Christopher Ferri

Il massimo dei benefici li hanno riscontrati sulla salute della mandria: “Da quando usiamo i collari riusciamo a esser meno invasivi con le terapie, e in particolare a essere meno aggressivi con le bovine del gruppo post-parto: interveniamo subito, riusciamo a usare meno farmaci e tendiamo a inserirle prima nel gruppone delle vacche in lattazione”.

Nell’aprile del 2019 Christopher e cugini, sull’onda dei positivi risultati ottenuti su manze e vacche, decidono di chiudere il cerchio con l’acquisto di una cinquantina di marche auricolari eSense™ Flex Tag e il livello di applicazione YoungStock, che applicano ai vitelli dalla nascita fino ai 30-40 giorni di vita. “La nostra idea era quella di monitorare i vitelli lattanti così come tutti gli altri capi, in modo da indirizzare meglio anche il lavoro di chi opera in questo reparto. Oggi sono io a consultare il report salute dei vitelli, a consegnare all’operatore la lista dei capi da controllare, e a prestare, quando è il caso, i primi soccorsi. Il sistema è molto sensibile e affidabile, perché ci consente di concentrare l’attenzione su soggetti che in precedenza l’operatore non ci avrebbe mai segnalato. Basti pensare che quando ho ricevuto sullo smartphone uno dei primi allarmi vitelli, ero in vacanza in Sardegna e il sistema mi suggeriva di andare a visitare un soggetto che all’apparenza, secondo il personale di stalla, stava bene. Ma poi è risultato che aveva la febbre, e siamo subito corsi ai ripari”.

E grazie alla tempestività delle segnalazioni fornite dai tag auricolari, possono cambiare anche le modalità di intervento: “Oggi, ai primi cenni di diarrea eseguiamo i test on farm per arrivare a una diagnosi eziologica e impostare insieme al veterinario una terapia mirata, ma intanto somministriamo al vitello la soluzione reidratante. Ecco, da quando abbiamo le marche auricolari eSense™ Flex Tag, abbiamo aumentato il consumo di prodotti reidratanti”.